
Ieri durante il classico concertone del Primo Maggio che si è tenuto a Roma in occasione della festa dei lavoratori, per combattere il precariato, lo sfruttamento e la disoccupazione, l'organizzazione ha chiamato anche il rapper Sfera Ebbasta.
Un nome che non ha bisogno di presentazioni (basta notare questa classifica) e che nel corso degli ultimi mesi ci ha già dimostrato di essere un vero e proprio "cafone" fra denti d'oro, mega collane ed abiti griffati.
Per questo motivo quando ieri Sfera Ebbasta è salito sul palco con un completo Gucci e su Twitter si è vantato di aver avuto sul polso ben due Rolex, le critiche gli si sono scagliate contro come Eva Henger su un panetto di marijuana.
Il problema qua è a monte (e non è Francesco, nonostante siamo in tema 'marijuana'): per quale motivo gli organizzatori del concerto - sapendo la bella vita che Sfera Ebbasta spiattella sui social - lo hanno chiamato per il concerto del Primo Maggio?
Sarebbe come se gli organizzatori del Gay Pride chiamassero a cantare Povia e poi si scandalizzassero se dicesse qualcosa di omofobo.
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